In tutto il mondo la donna conserva sempre la sua prerogativa di essere il mezzo del godimento sessuale della società maschile, lo si evince dai commenti che i maschi riservano verso di essa, sempre inesorabilmente di stampo razzistico o sessuale, ben poche volte si sente un uomo considerare una donna alla pari del maschio. Purtroppo c'è anche da dire che la società maschile ha fatto delle donna un culto sessuale, un insegna, un manifesto, un simbolo, uno status sociale, da ciò scaturiscono le violenze sessuali, verbali, e psicologiche su di essa, per aver ed ottenere l'appagamento che tutti i maschi desiderano.
L'abbondante diffusione di immagini pornografiche, dove la donna è il simbolo per eccellenza della bramosia dimostra come il maschio, fa i salti mortali per ottenere le attenzioni della donna; portando i suoi desideri all'estremo, spesso perdendo la testa per essa, portando il maschio ad agire contro la legge e prima di tutto contro la donna stessa, che sia bambina, giovane o adulta. Oggi poi la violenza contro la donna si spinge anche verso la donna anziana e questo è fatto spesso dai popoli che vengono dal medio-oriente dove appunto la donna non conta nulla, meno di una gallina, per cui tutte le donne diventano uguali agli occhi di certi uomini.
Nessun libero pensatore che consideri la donna alla pari, potrebbe mai pensare e considerare la donna inferiore, paragonarla ad un mulo, ad un cammello ad un essere senza cervello, anche se questa fosse poco istruita. La donna deve essere rispetta comunque sia, indipendentemente dalla sua pelle, origine, cultura, società a cui appartiene, dal suo pensiero politico, dalla sua religione, dalla vita che fa e ha deciso di fare, insomma se l'uomo pretende di essere approvato in ogni cosa e accolto sempre positivamente dalla donna, perchè mai l'uomo non agisce verso al donna nello stesso modo?
Ed invece ad ogni generazione che sorge, i problemi atavici si presentano sempre puntualmente eguali da sempre, come se nel DNA maschile, esiste un atavica volontà di schiavizzare e sottomettere qualsiasi essere umano che l'uomo ritiene debole o secondo la mentalità del maschio divenire di proprietà di esso, come se il femmine fosse una proprietà e non un essere umano, alla pari di cani, gatti, galline, cavalli o altro.
Esistono molti uomini anche nella nostra Italia che la pensano esattamente così, sposano donne anche di altri paesi, al solo scopo di renderle schiave per una vita, magari derubandole dei loro averi e il loro insegnamento-comportamento si riflette anche sui figli, perchè il maschio comportandosi in un certo modo, agisce sulla debole psiche dei figli, specie maschi, che rispecchiano quel suo carattere e quel suo razzismo, diventando anch'essi cloni di quel padre padrone e un giorno anch'essi si ribelleranno alla madre, diventando aguzzini a loro volta, ecco come si perpetra il danno verso i figli e nella società. C'è anche un secondo problema l'omertà tra i maschi e il comune pensare, una certa affinità di pensieri e un certo vedersi simili agli altri, anche tra giudici, magistrati, avvocati, psichiatri, medici, ogni genere di altro laureato, o non. Tra maschi esiste sempre un certo intendimento su certi argomenti, per cui è veramente difficile poter sconfiggere questa piaga, finché nulla si farà di veramente utile e non si porranno leggi stringenti, molto più severe e molto più ferree. Come possiamo arginare tutto questo? L'educazione basta?
Se non si cambia e non si annulla mediante l'istruzione questo istinto intrinseco nel maschio di schiavizzare il debole, fin da giovanissimo, tutte queste battaglie che le donne di anno in anno e decennio in decennio e io direi di secoli in secolo, non cambieranno mai e il problema rimarrà fisso nel tempo, battaglie, perse in partenza, perchè tutto dipende dall'educazione, dall'etica, dalla morale, che oggi giorno la società più di un tempo ha letteralmente perso.
Quando nella nostra società si è deciso di abbatte il freno, che riduceva queste violenze, ecco che si è via via manifestato in tutta la sua brutalità, la violenza maschile; se si toglie la fede, la religione in Dio e nel Suo Cristo, ecco che quello che c'è di peggio nell'uomo emerge e diventa sempre più visibile, sempre più reale. L'introduzione nella nostra società della cultura-religione islamica, ha ampiamente aumentato il problema, perchè da un lato si vorrebbe tutelare la stessa società islamica e dall'altro la donna occidentale.
Queste due realtà sono nettamente in contrapposizione, l'una all'altra, la società islamica pone le sue basi sulla loro religione, che considera la donna ne più e ne meno che una schiava, mentre la nostra società la vuole liberalizzare, questo crea una notevole spaccatura in essa, non possiamo noi società occidentale essere noi stessi soggiogati da una religione schiavista, e al tempo stesso desiderare che la donna sia libera dalla schiavitù è una contraddizione in termini logici; dobbiamo deciderci, cosa realmente vogliamo, perchè oggi vige solo tanta confusione.
Temo, che queste manifestazioni non servano ad un granché, perchè la donna non verrà mai considerata realmente alla pari del maschio, c'è tutto un tessuto vitale maschile che ne nega affettivamente la parità, anche se poi a parole e con le leggi si tenta di rimediare, ma sotto-sotto, il maschio si considera e si considererà sempre superiore ad essa.
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