IMPORTANTE LEGGERE

I testi scritti in questo blog, fin dal 2013, sono stati tutti scritti da Boanerges, non ci sono testi di altri autori, per tanto tutto il materiale qui presente, che siano interpretazioni: di profezie, messaggi, o scritti nuovi come messaggi, preghiere, ed altro, sono tutti soggetti a copyright, è vietata tassativamente la copiatura a scopo economico o per gloriarsi di quello che non è vostro.

E' accettata la lettura e la divulgazione previa intestazione del medesimo autore, me medesimo J. Boanerges Yhwhnn e con link che porta al blog da cui vengono presi i testi, senza la quale non autorizzo nessuno a nessuna divulgazione.

sabato 25 novembre 2017

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE



NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE 



Non c'è anno che passa che non si cerchi di arginare la violenza contro le donne, ad ogni legislatura la politica cerca di far la sua parte introducendo leggi e norme per tentare di porre fine a queste violenze psicologiche e fisiche, purtroppo da quanto stiamo assistendo questo fatto pare essere intrinseco nelle nostra società, come anche in tutte le popolazioni del mondo, dove la donna spesso è considerata meno che un cammello, vedasi l'Islam, ma anche le popolazione più avanzate trattano ancora la donna come essere inferiore, anche se si dice che siamo moderni, ma sotto-sotto, l'uomo ama troppo sentirsi superiore in tutto, spesso la donna è considerata solo la riproduttrice o il mezzo del divertimento sessuale, del piacere del maschio, o al massimo madre dei figli o la casalinga, quasi un oggetto incapace di prendere una decisione seria, fino ad arrivare a considerare la donna alla stregua di una schiava o una sguattera, molti uomini anche nella società moderna trattano le donne proprio in questo modo, senza nessun rispetto sia per il lavoro che costoro fanno, ne per le loro idee, e tanto meno per il ruolo che costoro occupano, sia ai bassi che alti livelli. I maschi sono sempre ai vertici di gran parte delle società e delle nazioni nel mondo, mentre ruoli della donna sono sempre considerati inferiori e rilegati nelle retrovie, solo nelle nazioni dove si considera la donna con maggior rispetto, si hanno donne presidenti di uno stato o regine. 

In tutto il mondo la donna conserva sempre la sua prerogativa di essere il mezzo del godimento sessuale della società maschile, lo si evince dai commenti che i maschi riservano verso di essa, sempre inesorabilmente di stampo razzistico o sessuale, ben poche volte si sente un uomo considerare una donna alla pari del maschio. Purtroppo c'è anche da dire che la società maschile ha fatto delle donna un culto sessuale, un insegna, un manifesto, un simbolo, uno status sociale, da ciò scaturiscono le violenze sessuali, verbali, e psicologiche su di essa, per aver ed ottenere l'appagamento che tutti i maschi desiderano. 

L'abbondante diffusione di immagini pornografiche, dove la donna è il simbolo per eccellenza della bramosia dimostra come il maschio, fa i salti mortali per ottenere le attenzioni della donna; portando i suoi desideri all'estremo, spesso perdendo la testa per essa, portando il maschio ad agire contro la legge e prima di tutto contro la donna stessa, che sia bambina, giovane o adulta. Oggi poi la violenza contro la donna si spinge anche verso la donna anziana e questo è fatto spesso dai popoli che vengono dal medio-oriente dove appunto la donna non conta nulla, meno di una gallina, per cui tutte le donne diventano uguali agli occhi di certi uomini. 

In questi giorni si "festeggia" La campagna contro la violenza sulla donne, nella Giornata internazionale  . L'orrore più grande è la violenza e le sevizie psicologiche e fisiche fatte verso le bambine/i  rese schiave/i  in certi paesi del mondo, da leggi barbare, che oggi giorno si vorrebbe imporre anche all'occidente, quando la nostra tradizione religiosa cristiana ci insegna il rispetto e l'eguaglianza proprio tra i sessi e il rispetto della donna tanto quanto, quella verso l'uomo. 

Nessun libero pensatore che consideri la donna alla pari, potrebbe mai pensare e considerare la donna inferiore, paragonarla ad un mulo, ad un cammello ad un essere senza cervello, anche se questa fosse poco istruita. La donna deve essere rispetta comunque sia, indipendentemente dalla sua pelle, origine, cultura, società a cui appartiene, dal suo pensiero politico, dalla sua religione, dalla vita che fa e ha deciso di fare, insomma se l'uomo pretende di essere approvato in ogni cosa e accolto sempre positivamente dalla donna, perchè mai l'uomo non agisce verso al donna nello stesso modo? 

Se veramente siamo una società liberale, che vuole livellare tutto su uno stesso piano, dove la donna e l'uomo abbiano realmente lo stesso peso, politico, religioso, culturale, psicologico, etc, perchè mai non comportarsi di conseguenza? 

Ed invece ad ogni generazione che sorge, i problemi atavici si presentano sempre puntualmente eguali da sempre, come se nel DNA maschile, esiste un atavica volontà di schiavizzare e sottomettere qualsiasi essere umano che l'uomo ritiene debole o secondo la mentalità del maschio divenire di proprietà di esso, come se il femmine fosse una proprietà e non un essere umano, alla pari di cani, gatti, galline, cavalli o altro. 

Esistono molti uomini anche nella nostra Italia che la pensano esattamente così, sposano donne anche di altri paesi, al solo scopo di renderle schiave per una vita, magari derubandole dei loro averi e il loro insegnamento-comportamento si riflette anche sui figli, perchè il maschio comportandosi in un certo modo, agisce sulla debole psiche dei figli, specie maschi, che rispecchiano quel suo carattere e quel suo razzismo, diventando anch'essi cloni di quel padre padrone e un giorno anch'essi si ribelleranno alla madre, diventando aguzzini a loro volta, ecco come si perpetra il danno verso i figli e nella società. C'è anche un secondo problema l'omertà tra i maschi e il comune pensare, una certa affinità di pensieri e un certo vedersi simili agli altri, anche tra giudici,  magistrati, avvocati, psichiatri, medici, ogni genere di altro laureato, o non. Tra maschi esiste sempre un certo intendimento su certi argomenti, per cui è veramente difficile poter sconfiggere questa piaga, finché nulla si farà di veramente utile e non si porranno leggi stringenti, molto più severe e molto più ferree. Come possiamo arginare tutto questo? L'educazione basta? 

Se non si cambia e non si annulla mediante l'istruzione questo istinto intrinseco nel maschio di schiavizzare il debole, fin da giovanissimo, tutte queste battaglie che le donne di anno in anno e decennio in decennio e io direi di secoli in secolo, non cambieranno mai e il problema rimarrà fisso nel tempo, battaglie, perse in partenza, perchè tutto dipende dall'educazione, dall'etica, dalla morale, che oggi giorno la società più di un tempo ha letteralmente perso. 

Quando nella nostra società si è deciso di abbatte il freno, che riduceva queste violenze, ecco che si è via via manifestato in tutta la sua brutalità, la violenza maschile; se si toglie la fede, la religione in Dio e nel Suo Cristo, ecco che quello che c'è di peggio nell'uomo emerge e diventa sempre più visibile, sempre più reale. L'introduzione  nella nostra società della cultura-religione islamica, ha ampiamente aumentato il problema, perchè da un lato si vorrebbe tutelare la stessa società islamica e dall'altro la donna occidentale. 

Queste due realtà sono nettamente in contrapposizione, l'una all'altra, la società islamica pone le sue basi sulla loro religione, che considera la donna ne più e ne meno che una schiava, mentre la nostra società la vuole liberalizzare, questo crea una notevole spaccatura in essa, non possiamo noi società occidentale essere noi stessi soggiogati da una religione schiavista, e al tempo stesso desiderare che la donna sia libera dalla schiavitù è una contraddizione in termini logici; dobbiamo deciderci, cosa realmente vogliamo, perchè oggi vige solo tanta confusione. 

Temo, che queste manifestazioni non servano ad un granché, perchè la donna non verrà mai considerata realmente alla pari del maschio, c'è tutto un tessuto vitale maschile che ne nega affettivamente la parità, anche se poi a parole e con le leggi si tenta di rimediare, ma sotto-sotto, il maschio si considera e si considererà sempre superiore ad essa. 


IO DICO NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, 
SIA FISICA, VERBALE E PSICOLOGICA.

Ma devo essere onesto temo che questo annoso problema rimarrà per sempre, l'anno in cui le donne non diranno più abbiamo subito violenza, sarà l'anno del cambiamento, ma fin tanto che tutto questo perdurerà, nulla verrà cambiato, alla donna verrà consentito di manifestare e di criticare, ma nel profondo nulla cambierà, bisogna essere obbiettivi e guardare in faccia alla realtà, non fingendo e non prendendosi in giro, perchè or-ora è quello che sta avvenendo. Tecnicamente e nella volontà tutti siamo concordi, ma poi nulla cambia, se non piccole cose e piccole realtà, il problema è antico come il mondo.


SE L'UOMO USA VIOLENZA SU UNA DONNA, ESSO FA VIOLENZA SU SE STESSO. 

Perchè la donna poi sarà madre di un uomo; qual'è l'uomo che vuol nascere da una donna violentata? Che porterà con se i segni di quella violenza e che uomo nascerà da essa, quali traumi verranno riversati su di esso? E a quale genere di società darà luogo? Una società che poi rifarà verso altri ed altre gli stessi errori fatti dai genitori.

Se nelle scuole non si insegna il rispetto e non si insegna l'eguaglianza tra i sessi, senza però far confusione di genere, allora le leggi non serviranno assolutamente nulla, perchè una società libera e sana nasce prima di tutto dall'istruzione che ai figli si dà.  Dio è un buon Padre che insegna ai suoi figli con amore, ma anche con rigore, se non si ha in se il seme della giustizia e della verità, come si può insegnare i valori giusti, se la società non li possiede più? Non si può, ecco che oggi si concretizzano tanti misfatti contro le donne e contro i più deboli.

giovedì 9 novembre 2017

SEI INTELLIGENTE O SEI DEFICIENTE?


INTELLIGENZA SI O NO?

Partiamo dal capire cosa significano alcune parole di uso molto comune, deficiente deriva dalla parola latina deficere, ed indica l'essere incapace di prendere qualsiasi decisione per il proprio bene, in sostanza un soggetto incapace di far qualsiasi cosa, potremo dire un ameba un soggetto amorfo, una persona totalmente incapace di essere intelligente, la più totale incapacità di prendere qualsiasi decisione in merito alla sua esistenza e a quella del prossimo.

Il pazzo invece è colui che pur essendo in grando di comprendere i suoi limiti, e di far le cose di uso comune, sragiona, ed esce fuori dalla logica di uso comune, per se stesso e per il mondo che lo circonda, solitamente la pazzia fa vedere o sentire o agire in modi completamente diversi dal normale sentire della popolazione. Ma non sempre chi è pazzo è anche defincente, alle volte il pazzo così definito, un termine direi improprio sotto il quale si racchiudono un insieme immenso di patologie, ma che fa capire simbolcamente il problema di un determinato soggetto, non sempre il pazzo è anche deficente, anzi spesso un pazzo ha i minimi impulsi di cosa fare per se stesso, sa vestirsi e sa mangiare, etc, non come il deficente che proprio non sa neppure di esistere.

Ora l'intelligenza cos'è?
Possiamo dire che è la capacità del cervello di creare discorsi logici e raziocinanti, astrattivi, sopratutto astrattivi, dato che anche un computers riesce a fare discorsi non logici, ma in qualche modo programmati da noi, forse nel prossimo futuro le macchine potranno fare discrsi logici, ma sempre su algoritmi da noi impostati precedentemente, per cui si comprendere che se l'uomo non ha una buona capacità logica una ottima astrattività o fantasia, non potrebbe mai creare nulla di buono per se stesso. Quindi più che la logica, il cervello deve essere astrattivo, fantasioso, la logica è una conseguenza della matematica, la logica proviene dalla matematica, dal saper far calcoli precisi, dal saper analizzare con precisione qualsiasi cosa, e il nopstro cervello è realmente un calcolatore, costuito più o meno da impulsi biochimici che comunica ta di loro mediante stimoli chimici, tradotti poi in numeri e questi in lettere e simboli. Quindi l'intelligenza senza la base matematica non esiste, dovremo parlare unicamente di istinto, che non ha nulla che vedere con l'intelligenza; gli anmali agiscono per la maggior parte per istinto, fanno tutto sotto la luce dell'istinto, anche i loro sentimenti sono istintivi, per un interesse di mangiare dormire, e sessuale o di gioco, ma il pensiero intelligente è unicamente umano, salvo qualche eccezione tra alcuni animali, che dimostrano un certo grado di apprendimento e adattabilità, dimostrando al mondo circostante, ma anche in questo caso, dire che siano intelligenti io ci andrei cauto. Per esempio, lo scimpazè, il gorilla, l'orango, e certi cetacei, o anche uccelli sono in grado di apprendere e taluni a loro modo parlare, e qualche volta sembra anche comunicare uin certo pensiero, ma bisogna vedere se sono in grado di astrarre, cioè di creare pensieri astrattivi, perché se lo fossero allore potremo dire che sono intelligenti, visto che il metro reale per dire che sono intelligenti è proprio l'astrazione o detta anche fantasia, quindi di conseguenza abbiasmo che un soggetto umano che non è in grado di astrarre o fantasticare, è anche un soggetto che potremo definirlo poco inteligente, infatti mediante l'astrazione di riesce sempre a risolvere qualsiasi enigma o problema, e nella società non tutti gli esseri umani sono in grado di astrarre nello stesso modo, ci sono quellii dotati di grande fantasia e quindi estramente astrattivi e ci sono quelli che invece proprio mancano quasi del tutto, per cui potremo dire che l'intelligenza, non può avere una sola catalogazione, non è unica petr tutti, ha in se stessa grado, infatti la scienza umana, specie la psichiatria cataloga le persone con il Q.I =quoziente intellettivo,che altro non è che un indice per indicare il grado d'inteligenza di un soggetto che può andare da meno di 100 a più di 200 o anche 300. Questo ci fa capire che usare i termini comuni molto inteligente, poco intelligente o moderatamente intelligente non possono essere considerati della offese, perché in realtà la scienza stessa quantifica e cataloga comunemente l'essere umano, con una forbice molto ampia Da-A, percui le definizioni che vengono definite alle volte insulti noj sussistono visto che dire ad un qualsiasi soggetto sei poco intelligente non significa dargli del deficente, ma semplicemente affermare che il suo grado di comprensione e la sua capacità astrattiva non è massima altrimenti non avrebbe logica quello che la scienza fa, catalogare la società, secondo il Q.I., che dimostra chiaramente l'intento da parte della scienza e della società stessa, come anche della magistratura nel stabilire chi è un genio e chi non lo è. Per cui se è assodato, a livello psichiatrico che esistono i geni come esistono coloro che non lo sono e che sono tecnicamente meno intelligenti, degli altri, è anche assodato che non si possa dire a qualsiasi persona che è meno inteligente rispetto ad un genio, altrimenti risulterebbe illogico porre questa catalogazione, che definisce un grado all'inteligenza e che tutti nella società ne fanno ampio uso, sia la medicina, che la magistratura.

Per esempio dire sei poco intelligente, non è un offesa perchè decisamente diverso dal dire sei un defincente o un pazzo, il poco intelligente sta ad intendere che puoi essere all'interno del range da 80 a 150, dire che sei stupido questa è un offesa perché indica un grado intellettivo sotto alla soglia di 60. Per cui bisogna veramente capirsi, se la psichiatria ha già creato i paramenti per stabilire il livello d'intelligenza, perché anche la Legge di uno stato non si adegua?
Ponendo i limiti e legando le parole che si possono dire e non essere offensive?

Secondo il mio punto di vista dare ad un persona del poco intelligente non è un offesa, perché non gli dai del deficente, proprio per i parametri sopra esposti che la scienza ha già ampiamente stabilito, altrimenti dovremo dare dei geni a tutti e allora va farsi benedire tutti gli studi psichiatrici sul Q.I. non avrebbero più alcun senso logico. Dovremo allora dire che siamo tutti egualmente intelligenti e tutti geni, ma questo sappiamo benissimo che non è vero.
Per cui è bene iniziare a dipanare seriamente la matassa, così da eliminare una volta per tutte le parole che si possono dire da quelle che sono realmente un offesa per tutti.

Credo che quando si usi antemponendo alla parola intelligente degli aggettivi come: poco, molto, assai, etc, non si debba considerare un offesa, altrimenti il Q.I. non avrebbe alcun senso logico che esista, e nessuno dovrebbe più affarmare il grado intelliettivo di un qualsiasi soggetto.

Sembra logico pensare che dare ad una persona non del genio non è certamente un offesa dato che si dovrebbe dimostare il contrario che è un genio.

Invece dire in senso ironico: “ma, sei un genio” è un offesa, perché indica il suo contrario, cioè essere deficente. Questo fa capire, che dipende tutto da come si usano le parole, non tanto dalle stesse, quanto dal senso che s'imprime ad esse.

Dubito che sei molto intelligente” cioè pongo un dubbio all'intelligenza di una persona, ovviamente qui bisogna aver dati alla mano che questo soggetto non è intelligente, ma ritengo che non sia realmente un offesa, semmai un dubbio. Per esempio se il soggetto poco intelligente, si mette a mangiare cose avariate o marce o non va bene a scuola o al lavoro, etc, si potrebbe realmente pensare che quell'espressione sia anche vera, perché oggettivamente nessun soggetto che è intelligente si nutre di cose avariate, a meno che non sia nelle condizioni di non far fronte alle sue necessità alimentari; ma nella nostra società diventa difficile che questo esista, salvo casi di totale povertà, ma anche in questo caso spesso la gente piuttosto fa la fame, anziché nutrirsi di alimenti avariati che possono condurre a gravi patologie. Anche il non andare bene a scuola o al lavoro è indice di incapacità dello studio e nell'apprendere o nell'adattarsi e sicuramente di svarite problematiche, tra cui anche una certa scarsità d'intelligenza, specie quando implica direttamente la matematica, uno studente che non riesce ed è scarso in tale materia, se non proprio deficitario, indica che proprio l'intelligenza viene a mancare, per cui l'espressione in questo caso non è un offesa, perché dimostra effettivamente quello che il soggetto è realmente. Uno psichiatra se vede un qualsiasi essere umano che vive nella nostra società a nutrirsi di cose avariate direbbe che è un pazzo, dato che tutti sanno che il nutrirsi di alimenti putrefatti in avanzato stato di degradazione dimostra far del male a se stessi e certamente non voler bene a se stessi, quindi in un certo senso farsi del male e ciò indica una grave patologia psichica, potremo dire anche un soggetto del genere è psichiamanete non stabile, o deficitario cioè un pazzo.

Direi che questo tipo di espressioni dare, le poco, scarsamente intelligente, etc, diventa offensivo solo se è fatto in pubblico alla presenza di persone estranee ad una certa discussione, se invece è fatto privatamente non è un offesa, visto che in una normale discussione ci può stare tranquillamente una parola messa così un po per far capire la situazione, invece diventerebbe offensivo se tali parole diventano uso di scerno verso qualcuno. Come dare dell'omosessuale in pubblico ad una qualsiasi persona è certamente un offesa, diversa dal privato, perché potrebbe rientrare in una qualsiasi discussione normale tra persone.

Anche inviare un SMS ad una persona se è conosciuta, dove in esso ci sia una parola che potrebbe risultare un offesa, ma che serve magari a far capire una certa situazione, non è certamente un offesa visto che l'sms è privato, e si riferisce a quella persona e non se ne fa oggetto pubblico, cioè non si usa divulgarlo a terzi che non si conoscono al solo scopo di danneggiare il soggetto.

Se invece è chi lo riceve , lo divulga a terzi, colui che lo ha inviato non ha resposabilità visto che, chi lo ha ricevuto ha voluto di sua spontanea volontà divulgarlo a terzi e quindi ha tentato in qualche modo di danneggiare colui che gliel'ha inviato.

Quindi se la scienza pone una forbice, un range tra due livelli d'intelligenza significa che l'uso di alcune parole non può essere definito insulto, dato che dire poco inteligente o genio diventerebbe offensivo in entrambi i casi. Se do del genio ad un defincente sicuramente è un offesa, se do dell'inteligente ad un genio è un offesa, perché non ho stabilito con precisione il grado d'intelligenza o si elimina definitivamente la catalogazione oppure si deve essere precisi, scarsamente intelligente, poco inteligente, normalmente intelligente molto intelligente, genio. Ritego che usare questi termini oggi giorno sia giusto, anche nell'uso comune delle parole, non vedo che esista un offesa, se una persona si rivolge ad un altra dicendo sei poco inteligente, non si può sapere con precisione il range in cui quella persona definisce la sua definizione d'intelligenza, dato che si potrebbe pure dividere il Q. intelletivo in tre step poco intelligente, molto intelligente, genio. E qui, si non può capire effettivamente quanto valga numericamente parlando i tre step, ognuno di noi potrebbe porre limiti diversi ad ognuno di questi, per cui non possiamo fare un processo alle parole o alle intenzioni, e non esiste nessuno che possa dire che il poco vale tanto, o che il molto vale poco, o che il genio non sia anche chi non ha zero Q.i, per cui come si fa dire, che il poco intelligente è un offesa? non si può, perché non esiste un metro preciso per stabilire quanto sia il poco. Per cui è logico pensare che le definizioni d'intelligenza non siano da definirsi offese, anche perché è talmente di uso comune dire a tutti sei poco intelligente, dubito ch tu sia inteligente, ecc, che fa capire che questo genere di linguaggio è così' ampiamente usato dalla popolazione che tutti noi quando usiamo certo linguaggio facciamo diffamazione verso chiunque, per cui dire proprio di eliminare questo genere di definizione dall'offesa, perché oggi giorno non h alcune senso logico. Partiamo dalla scuole tutti ne fanno uso, i giovani non ne parliamo, gli ambianti lavorativi tra i più disparati, lo stesso, per cui veramente è illogico ai giorni nostri che si colpevolizzi una persona perché ha dato ad un altra del poco intelligente, quando poi in qualsiasi ambito lo si fa con tanta disinvoltura.


Certo una persona si potrebbe offendere sentendosi definire poco intelligente, perché generalmente tutti si considerano più di quello che sono, cioè tutti si sentono geni, anche se ciò è una caratteristica veramente di pochissime persone. Il problema è che poi, se si arriva ad una definizione vera di tipo psichiatrico, si può determinare il grado effettivo di intelligenza di quel soggetto, e allora definirlo poco intelligente sarebbe anche troppo, perché in molti casi, l'intelligenza è un optional, quando la psichiatria stabilisce senza se e senza ma, il grado intellettivo, cioè il Q.I, che potrebbe essere basso inferiore anche a 100 allora il soggetto offeso,si sente ancora più offeso e non accetta la valutazione psichica, ma quella è. Per cui definire poco, tanto, molto ecc non ha alcun senso logico, se non quello di accapigliarsi per un non nulla, oggi giorno poi con l'enormità di processi in atto per cose ben più gravi, direi che si potrebbe benissimo togliere certe offese dal essere definite tali, perché alle volte a pensar male ci si azzecca pure.  

Riflettiamo!!!

© copyright

©

Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi, a qualsiasi pubblicazione inedita scritta in questi blog , alla sua produzione-realizzazione anche fisica, alla ristampa, alla traduzione, trasmissione radiofonica, televisiva, alla registrazione su microfilm, o database, o alla riproduzione in qualsiasi forma, (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale o estrapolati i concetti da essa. La riproduzione di quest’opera, anche se parziale è ammessa solo ed esclusivamente nei limiti stabiliti sul diritto d’autore, ed è soggetta all’autorizzazione dell’autore. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge vigente in materia.



Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso

Boanerges573@gmail.com

Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!